lunedì 23 settembre 2013

Prada o Booster?

Sabato mattina, in piena fashion week milanese, mi sveglio in preda a un crampo lancinante al polpaccio. Immediatamente impreco contro tutti i numi dei runners perché quella sarebbe stata l'unica mattina utile per fare una corsetta prima di partire per Parigi e di restare nove giorni in piedi dondolante su uno stiletto di 11 cm e senza platform (che non si usa più)...

Marito mi viene in soccorso e mi dice: "usa i Booster, li ho messi alla Maratona di New York, sono pazzeschi, vedrai che non sentirai male alla gamba". Li guardo e inorridisco.

Ma poi un'immagine mi balza alla mente, quella della super sfilata di Prada dove le modelle indossano dei fratellini fashion dei Booster.
E li infilo.
Meraviglia.
Volo per 8 km.

Grazie signora Miuccia di esistere e di aver salvato la mia corsa mattutina.

Voi della Booster però imparate dalle passerelle a fare questi calzettoni un po' più carini ok? Che nella foto sembro la sorella di Kakà.


I fashion Booster di Prada



Io in stile Kakà. Il fotografo è pessimo, la prospettiva non mi rende giustizia!

lunedì 16 settembre 2013

La Parisienne



Immaginate 30 mila donne riunite sotto la Tour Eiffel una domenica mattina di settembre. Il cielo terso come solo a Parigi può essere e l'aria frizzante del Nord. È così che è iniziata la mia storia d'amore con La Parisienne. Una corsa per sole donne, come tante ne ho fatte, ma questa volta con qualcosa di davvero speciale: a correre con me c'era la mia cognatina parigina Alexandra.

Da tempo avevamo programmato questo week end insieme. Il sabato, i mariti-fratelli spediti in missione all'alba per la Levallois-Honfleur, 230 km in bici fino alle coste della Normandia. Noi sessione intensiva di shopping. Domenica, il nostro grande momento, la nostra prima corsa insieme. Tutto è stato perfetto, proprio come avrei sperato.

La corsa è stata bellissima e Parigi si conferma sempre Parigi. Cioè il top. Alzi la mano chi visto in Italia altre gare con stand di Essie e possibilità di farsi una manicure prima della competizione. O chi ha incontrato squadre con magliette su cui campeggiano contemporaneamente le scritte Fendi, Givenchy e Kenzo... Amiche ma dove lavorate che vengo anch'io??

E poi costumi ispirati al Giappone, tema della gara, musica ovunque,  il tifo, i dj set sotto i ponti lungo la Senna. Quelle cose che ti fanno sentire un po' speciale e che mi hanno fatta sentire per un giorno un po' parisienne...

E poi, durante questo week end trascorso insieme, io è Alex abbiamo scoperto di avere un desiderio in comune. La nuova borsa di Sofia Coppola per Louis Vuitton in esclusiva per Le Bon Marché. Se abitassimo nella stessa città, sperimenteremmo il bag sharing... Ahimè, purtroppo, credo proprio che condivideremo solo il sogno in comune... 


Io e Alex prima di uscire di casa. La tensione pre-gara è altissima... Niente make up, tutta natura!


Ma che tempo spettacolare abbiamo trovato?


Alex in posizione Tour Eiffel


Lo stand di Essie. Peccato che ormai non c'era più tempo per la manicure...


No vabbé ma che top che siete? Vengo a lavorare con voi!


Il ponte della partenza, quando pensavamo che non saremmo mai arrivate al via



L'oggetto del desiderio. Louis Vuitton bag by Sofia Coppola. Voglio anche il gatto, please

martedì 3 settembre 2013

Rum or run?



Correre sul Malecon, potenzialmente, non sarebbe stata una cattiva idea. Lungo 8 km, affacciato sulla baia dell'Avana e piuttosto piatto, il lungomare della città ha indubbiamente un suo fascino per i joggers/runners abituati, come me, a scivolare lungo le acque putride del Naviglio.

Poi però le nebbie del rum e dei sigari hanno avuto la meglio su di me. E così i miei buoni propositi sono andati rapidamente, e letteralmente, in fumo.

Ho fatto diversi ragionamenti, tra un daiquiri e un mojito.

Punto primo, il Malecon è trafficato e le macchine all'Avana non hanno solo carrozzerie ma anche carburatori degli anni 50...  Poi, dopo le 8 del mattino, la temperatura in città comincia a salire con la stessa velocità con cui si scalda un forno a micro onde.
E, ancora, tutti mi guarderebbero come un panda dato che all'Avana la gente NON fa jogging... Quindi nada...

Poi siamo andati a Trinidad. Città coloniale, aragosta come se piovesse, strade acciottolare su e giù e tante belle cose da vedere.
Quindi nada 2.

Ma poi siamo arrivati sugli isolotti per la sezione mare e sciallo.
E qui niente scuse.
Marito è partito in quarta dicendo che dovevamo correre tutte le sere. Ne abbiamo saltata solo una...

Un po' indoor e un po' outdoor. E qui ho capito che il tapis mi fa sentire come un criceto in gabbia e mi fa venire anche il mal di schiena. In più, nel resort figherrimo, c'era una signora in versione Sporty Spice con il figliolo Big Gim che aveva deciso di staccare l'aria condizionata in palestra e di aprire la porta all'umido tropicale per applicare al meglio i principi della dieta slim fast.

Immaginate, tre persone che corrono e uno che fa i pesi in una sala di 15 mq. Al km 2 avevo le visioni. Ho detto, mai più...

Quindi sfidando l'umidità, la palude, i granchi giganti e le biscie siamo andati a correre fuori.

Meraviglia, un altro mondo... E abbiamo messo la nostra bandierina di runners viaggiatori anche qui ;-)

Ma veniamo al look. Ho deciso di immolare le mie Nike Vomero 6, giunte al millesimo km, usandole per cavalcare nella Valle di Vinales.
A Cayo Santa Maria le esequie...

Per non dare poi nell'occhio, tenuta total white attira moscerini. No fashion stavolta ma a Cuba i pensieri vanno altrove...

Il Malecon visto dall'Hotel National

Il mio sport preferito all'Avana: bere Daiquiri al Floridita


Come negarsi una corsetta su questa spiaggia???



Ultima sera e ultima corsa. Ma la meraviglia del dehors al Cayo?