Due look della Winter running collection di Asics |
L’inverno è alle porte ma nemmeno la neve mi toglierà il
piacere di correre all’aperto. Per molti adepti del jogging, infatti, nulla può
eguagliare la corsa su strada, anche se il tapis roulant rimane un’ottima
alternativa nel caso in cui si sia impossibilitati a uscire. Nella mia breve
esperienza di runner, però, sono state davvero rare volte in cui non ho proprio
potuto optare per un’uscita all’aria aperta. In tutte le altre giornate
invernali, anche le più fredde, ho sperimentato che è sufficiente adottare gli
accorgimenti del caso per evitare di finire vittima dei malanni di stagione. Ecco
perché vorrei condividere il mio piccolo vademecum per correre anche con il
freddo più estremo (persino in Islanda!).
Trovare la giusta motivazione. Lo so, è difficile svegliarsi
e decidere di passare dal tepore delle proprie coperte al gelo mattutino o
tornare dal lavoro e pensare di allacciare le scarpette in tarda serata. Il
segreto è porsi dei traguardi da raggiungere, magari fissare l’appuntamento con
una delle tante gare primaverili in calendario ed allenarsi per questa. C’è
solo l’imbarazzo della scelta.
Proteggere mani e piedi. Le estremità sono quelle che, in genere, soffrono
di più. Usare perciò dei guanti di pile e delle scarpe impermeabili, da
trail se si corre negli sterrati.
Vestirsi adeguatamente. Ormai i marchi sportivi offrono una
selezione ricchissima di capi tecnici per l’inverno, capaci di mantenere la
temperatura del corpo costante (nella foto, la campagna per la Asics winter run collection
scattata sulla costa sud dell’Islanda da Derrick Santini). C’è solo l’imbarazzo della scelta. Un segreto? Vestirsi come
se ci fossero 10 gradi in più e percepire un po’ di freddo quando si comincia a
correre.
Coprirsi la testa. La testa è il punto del corpo umano con la
maggiore dispersione di calore. Quando ci si avvicina agli 0° è sempre bene
tenerla al caldo.
Farsi vedere. Il buio è pericoloso per i runner, che devono
sempre fare in modo di essere visibili dalle automobili. Esistono sul mercato
dei fantastici total look catarifrangenti, perfetti per segnalare la propria
presenza sulla strada con un flash di luce.
Riscaldare i muscoli prima di correre. Se è comunque una buona
regola eseguire qualche esercizio di riscaldamento, lo è ancora di più quando
fuori fa freddo.
Fare attenzione al vento. Correre controvento non è un
toccasana, soprattutto se si è sudati. Meglio, quindi, cambiare spesso direzione per
evitare malanni.
Mettere in conto la pioggia. Come dicono gli inglesi, “If it
rains, you get wet”. Ecco questa è la giusta filosofia con la quale approcciare
la corsa d’inverno.
Considerare l’ipotesi di fare meno km del previsto. Non si sa
mai quanto possa essere brutta una strada dopo una nevicata o quanto fango possa
formarsi dopo la pioggia. Non abbattersi perciò se costretti a fare marcia indietro prima del
previsto. Succede anche ai migliori.