martedì 26 novembre 2013

Sfiderò anche Attila

Obereggen, marzo 2013


Il generale inverno è arrivato. Il meteo titola a grandi caratteri: Attila porterà la neve a basse quote.
Avevamo sperato di posticiparlo all'infinito, illusi dal clima mite di ottobre e di metà novembre, ma il gelo siberiano ha varcato le Alpi e adesso sono fatti nostri.
Me ne sono resa conto lunedì mattina, quando ho fatto la mia prima uscita con il ghiaccio intorno.
Io e la signora Brina conviveremo per un po' di mesi e dovremo imparare a farlo pacificamente.
Perciò mi sono preparata un piccolo vademecum per evitare il congelamento durante allenamenti, tapasciate e Gipigiate (tutte quelle corse insomma a cui Lucrezia dei Podisti da Marte cerca di invitarmi con mia riluttanza per le sveglie domenicali).

1) La regola Mpt-Mani, piedi, testa. Per evitare un coccolone, coprirsi bene le estremità. La testa disperde calore in maniera esagerata, come un termosifone a tutta potenza. Un cappellino è quindi buona cosa. Adesso ce ne sono di davvero carini e anche double. Si può abbinarli ai guanti, nella versione super bon ton, oppure alle scarpe o a un dettaglio dell'abbigliamento. I guanti sono caldamente consigliati, soprattutto per noi signore, se vogliamo preservare la morbidezza delle nostre mani e salvare le cuticole di unghie laccate.
Il rischio è quello di volerli gettare dopo il secondo chilometro per le temperature interne raggiunte ma ho capito che vale la pena tenerli fino alla fine. I piedi si riscaldano di solito subito ma, nel caso, ci sono scarpe appositamente pensate per l'inverno, che sono perfette.

2) Oltre alla gambe c'è di più. Le gambe di solito sono quelle che soffrono meno anche se c'è un punto, il nobile derrière, che patisce abbastanza e non ho mai capito perché. Lucrezia mi ha suggerito di mettere sopra i pantaloni lunghi un paio di shorts o una running skirt. Quest'anno ci proverò per davvero, visto l'aria gelida che tira.

3) Una giacca che scaldi il cuore. Il busto va tenuto ben caldo ma non troppo, con strati di maglie tecniche a cipolla o con una  wind jacket. La mia amica Vera si è sacrificata per la buona causa, entrando, lei che con lo sport ha un rapporto altamente conflittuale, in un negozio di abbigliamento tecnico per regalarmi una bellissima giacca per il mio compleanno.Per fortuna c'era suo fratello a darle dei consigli, altrimenti sarebbe riuscita a trovarne una con i dettagli di lapin bianco, stile regina delle nevi!!!

4) Usare cuffie apposta per la corsa che, con il freddo, quelle dell'iPod scivolano che è una meraviglia e poi rischio di perforarmi il timpano nel tentativo di farle stare attaccate all'orecchio

5) Don't worry. Every little thing gonna be alright! Non agitarmi se le ciglia si congelano. E' normale, è uno stato temporaneo. Una volta tornata a casa potrò mettermi ancora il mio mascara di Ysl.

6) Fare la doccia bollente, subito! Questa è una regola che, per me, vale anche d'estate. Figuriamoci d'inverno

7) Mettermi bene nella zucca che il freddo tempra il corpo e l'animo. E che lo scorso anno ho beneficiato in primavera di tutti gli allenamenti invernali. E che a luglio maledivo il caldo e l'afa. E' il mantra che mi ripeto ogni mattina, quando dal piumone mi butto direttamente sul Naviglio giacciato. Alla fine, sto anche per iscrivermi ai Road runners, sarà mica qualche ghiacciolino a farmi desistere. Vero signora Brina?

Un esempio di look per il grande freddo con la giacca di Vera




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